Fin da giovane non capivo come si potesse concepire il canto sconnesso dalla voce parlata. Indipendentemente dagli studi e le ricerche da me effettuate negli anni successivi, mi bastava pensare che lo stesso apparato fonatore che produce la voce parlata, a sua volta producesse la voce cantata, il canto. Allora come si possono concepire le due cose disconnesse tra loro? Molto spesso, infatti, mi sono trovato davanti quei casi di “Cantanti Mitologici” metà cantante, metà citofono! 😀 A parte gli scherzi, è comune ascoltare delle belle voci dal punto di vista canoro, ma alterate dal punto di vista di fonazione verbale. Questo perchè gli insegnanti di canto insegnano ad utilizzare la voce solo quando applicata al canto. Il problema è che l’uso del nostro apparato fonatorio all’80/90 % viene utilizzato per parlare non per cantare. Quindi mentre parliamo logoriamo le nostre mucose e le nostre corde vocali, alla lunga queste “usure”, influiranno anche sull’attività canora. Ecco perché in LogoFONIA non c’è una netta distinzione tra cantare e parlare, ai fini logofonici, l’atto fonatorio è lo stesso! Il canto, se vogliamo, è l’evoluzione della fonazione verbale poiché impone l’emulazione di frequenze precise e eterogenee. Questo è possibile mediante la sincronia dei muscoli della respirazione (Diaframma, Addominali, Intercostali), la laringe e le sue corde vocali. Non c’e un sistema rigido e predeterminato per imparare a fonare correttamente. Esistono chiaramente dei principi cardine, ma il modo di coniugarli alla mente dell’allievo è processo assai più complesso ed articolato e, cosa più importante, mai uguale per tutti. Questo è un concetto molto importante, soprattutto ai fini della affermazione delle cosiddette “personalità artistiche”. Molti insegnanti di canto, anche bravi, sembrano non prendere affatto in considerazione questa importantissima componente, e tentano una ossimorica omologazione dell’individuo-artista; in poche parole cercano di rendere i propri allievi tutti molto simili o a sè o a schemi noti. Nelle Lezioni di Canto LogoFONICO, si apprendono tutte le tecniche ed i trucchi del mestiere, ma sempre prendendo come punto di arrivo le esigenze dell’allievo ed i suoi obbiettivi, siate voi cantanti, attori, presentatori o doppiatori. L’essenziale è comprendere come l’emissione sonora definita “efficace” venga sempre preceduta dal pensiero ordinato, e come solo entrando in sintonia con il proprio modo di pensare si possano ottenere i risultati auspicati e tirar fuori la propria voce. E’ infatti con questa premessa, con la passione e con il lavoro, che qualsiasi obiettivo diventa raggiungibile. Perché ovviamente, per diventare professionisti del canto non basta il talento, ma c’è bisogno anche di impegno e dedizione.