Da giovane anche io cercavo un esperto di vocalità che sapesse rispondere alle mie molteplici domande. Purtroppo, pur avendo avuto Maestri di grande levatura artistica, non trovavo nessuno veramente esperto di vocalità. L’arte della fonazione è una cosa demandata solo agli Attori o ai Cantanti che, anche se molto bravi, conoscono veramente poco le dinamiche psicofisiche che precedono la fonazione. Normalmente il sapere viene tramandato da Maestro a discente in modo “meccanico”. A  Napoli si direbbe: ” Dàll e dàll s pièga pur o metàll “. Nessuno ci spiega perché parliamo in un determinato modo anziché in un altro. Perché abbiamo una voce stridula o un tono vocale cantilenante? Possibile che per parlare bene, devo imparare a recitare? E se io volessi parlare bene, ma con la mia voce, senza sembrare un attore degli anni 20? E se NON volessi investire anni per imparare a parlare correttamente con una buona dizione e con un tono vocale degno di nota, cosa dovrei fare? Quindi, ormai più di venti anni fa, ho cominciato a studiare verticalmente il nostro apparato fonatorio e respiratorio non solo anatomicamente, ma anche fisiologicamente; a studiare la neurologia applicata al campo dell’apprendimento per comprendere meglio i meccanismi di acquisizione del sapere al fine di costruire una didattica capace di prevenire i meccanismi di resistenza all’assimilazione di nuove nozioni.